La proposta di Camilla, proprietaria dell’enoteca Ottavino è semplicissima quanto sfiziosa:
- Pane integrale leggermente tostato.
- Mortadella
- Senape in grani
- Cetriolino tagliato sottile.
Prima di pranzo o della cena, l’aperitivo in compagnia di amici, non deve riempire troppo lo stomaco, ma deve stuzzicare l’appetito e cosa c’è di meglio di una fettina di mortadella adagiata su di un crostino appena caldo servita con dei grani di senape e un cetriolino? Una proposta così saporita ben si sposa con una bollicina e qui a Montebelluna si potrebbe pensare ad uno scontatissimo prosecco! Niente di più sbagliato, Camilla ci sorprende con Smilzo il rifermentato in bottiglia di Vittorio Graziano, un rosato da uve Tosca e vecchie varietà di Lambrusco, un vino secco (smilzo per l’appunto, anche se Vittorio lo ha mutuato dal personaggio della saga di Don Camillo e Beppone di Guareschi: il “rosso” Smilzo ) acido e con una leggera bollicina che pulisce il palato.
Ottavino
Strana storia di Camilla, che ha avuto il coraggio di aprire una enoteca, a pochi passi dal centro a Montebelluna dove impera il calice di prosecco e lo spriz, proponendo vini “diversi” e non di facile impatto: ecco Zidarich, Croci, Vittorio Graziano e molti altri… E il coraggio è stato premiato, forse la bravura di Camilla nello spiegare certi vini o forse la “piazza” era quantomeno curiosa verso alcune nuove proposte.
Ma andiamo per ordine.
Camilla dopo gli studi a Bologna, laurea, durante il corso di specializzazione a Padova per caso si è iscritta ad un corso di sommelier, la cosa le è piaciuta a tal punto da concludere il percorso di sommelier in un anno e mezzo, e incredibile riuscendo nel frattempo anche a laurearsi.
Quasi per caso ha saputo che una enoteca di Treviso (il già conosciuto Vero Vino a San Pelaio) era in cerca di una collaboratrice. Con gli occhi lucidi dalla commozione ci racconta dei suoi cinque anni e mezzo da Bressan e in particolar modo del colloquio di lavoro dove ha trovato il titolare Michele in compagnia del fraterno amico Vanni (Muraro) che disquisivano proprio, a volte il caso, dello Smilzo (galeotto fu lo Smilzo) di Vittorio Graziano: uno shock per una persona uscita fresca fresca da un corso sommelier. Da lì è cominciato un percorso di approfondimento fatto di degustazioni anche alla cieca, incontri con i produttori e ricerca della qualità nel vino e nel cibo.
Un giorno di fronte all’occasione di rilevare un’attività a Montebelluna, Camilla, con l’ausilio dei genitori, si è buttata in questa nuova esperienza.
Il locale è molto curato: due piccole stanze, bottiglie alle pareti una grande lavagna dove vengono annotate tutte le proposte e tavolini in legno compongono l’arredamento. Camilla, sempre sorridente, è coadiuvata da altre due collaboratrici, personale solo femminile per necessità non per scelta; ad ogni ordinazione dimostra tutta passione per il proprio lavoro consigliando con amorevole cura ogni singolo avventore.
Se siete in cerca di un locale curato dove è facile intrattenersi a degustare qualche calice di vino assaggiare qualche specialità (formaggi, salumi etc) e dove conversare in tranquillità Ottavino fa per voi… perchè da Ottavino protagoniste sono le donne e il vino...